La Biblioteca “Villadicanense” di Castiglione di Sicilia.
La Biblioteca Villadicanense, di proprietà della parrocchia SS.Pietro e Paolo del comune di Castiglione di Sicilia, è collocata all’interno di una grande struttura.
Si tratta di un ampio locale, ben illuminato, in cui su imponenti scaffali sono collocati circa 12.000 libri, tra i quali risaltano due preziosi Incunaboli risalenti al 1498.
Sono presenti inoltre diverse centinaia di libri antichi dal 1500 a oggi. Ciò rende la biblioteca pregiata e di grande valore.
Grazie alla presenza del parroco del paese, padre Roberto Fucile, abbiamo avuto notizie specifiche inerenti le origini della Biblioteca.
L’arciprete del paese Calì nel 1832, dopo aver acquistato numerosi testi, diede vita alla biblioteca, a cui diede il nome “Villadicanense” in onore dell’allora vescovo di Messina Villadicane.
La maggior parte dei volumi tratta argomenti di Storia ed in particolare di storia della Sicilia.
Interessante è stato tenere tra le mani il libro più piccolo della biblioteca: “/Compendium manualis Navarri. Confessarium tum penitentium” di Pietro Alagona, edito nel 1591,dalla tipografia Dominici Base di Roma. Un manuale utilizzato dai preti durante la confessione dei fedeli per individuare la penitenza adeguata a ciascun
peccato.
E’ presente inoltre una rara enciclopedia teologica: J. P. Migne, in lingua francese, in cui sono citati tutti i padri della Chiesa. Solo altre due biblioteche siciliane ne posseggono una copia.
Altro testo di rara manifattura è un libro dei Salmi, risalente al 1680, di proprietà dell’arciprete di Castiglione di Sicilia Giacomo Gioieni.
La biblioteca non viene ormai aggiornata da anni, a causa della mancanza di fondi. Inoltre numerosi testi devono essere ancora inventariati e catalogati!
La biblioteca pertanto vive uno stato di abbandono e di noncuranza che sembra destinarla ad un futuro di rovina e degrado.
Non possiamo permettere che ciò accada!
Ogni libro rappresenta un bene culturale e storico, capace di trasmettere oltre a contenuti teorici anche emozioni.
Nonostante spesso si ricorra ai mezzi informatici, il libro non può e non deve essere sostituito o peggio abbandonato e distrutto.
Ciascuno di noi mosso da questa consapevolezza si è offerto di dare il proprio contributo per far rinascere la biblioteca e renderla nuovamente funzionale